Castiglione del Lago
A spasso per il comune
In età etrusca il territorio era abitato da popolazione dedite all'agricoltura e al commercio, favorite dalla facilità delle vie di comunicazione. Porto conserva ancora il nome etrusco, "porto" in questa lingua denominava un piccolo villaggio; a sud del paese sono state rinvenute tombe in tufo del periodo ellenistico. A Gioiella, così come a Vaiano, sono state rinvenute delle tombe etrusche di epoca ellenistica e a testimonianza della sua passata importanza rimane il settecentesco Palazzo Dini, sorto su una palazzina di caccia di Ascanio Della Corgna. La chiesetta del cimitero, S. Lucia, conserva un affresco di scuola del Perugino. Villastrada, oltre ad una tomba camera del VI secolo ed una necropoli etrusche, ha una chiesa parrocchiale ricostruita agli inizi del '900 con la facciata decorata dalle terrecotte da Nazareno Biscarini. Anche Pozzuolo è ricca di reperti archeologici, rinvenuti tra XIX e XX sec., la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, le cui origini risalgono a prima del 1000, è stata ricostruita nel 1783; Palazzo Moretti, costruito nel 1667 dall'allora governatore del lago. Petrignano, un tempo luogo di villeggiatura dei nobili romani, mostra l'antichissima chiesa di S. Ansano, che ricostruita all'inizio de XIX sec, conserva sull'altare maggiore una maiolica attribuita ad Andrea della Robbia raffigurante la Madonna con S. Antonio Abate e S. Sebastiano. Laviano deve probabilmente il nome ad un amico di Cicerone, che lì aveva costruiti una residenza estiva. La chiesa dedicata ai SS. Vito e Modesto, risalente circa al 1000, ha all'interno due tele: una raffigura S. Caterina, l'alta Santa Margherita da Cortona, che nacque a Laviano nel 1247 (muore a Cortona nel 1297). Tra il 1864 e il 1865 furono rinvenute molte tombe del VI-II secolo con reperti di poco conto. Panicarola è stata abitata sin dell'età del ferro, come testimonia la necropoli del periodo, Fu in seguito abitata anche dagli Etruschi e ricostruita e fortificata nel XII sec. ad opera dei perugini. Niente rimane delle fortificazioni; l'attuale chiesa parrocchiale si dice edificata sul tempio di Pan. L'Isola Polvese Al territorio di Castiglione del Lago, tra le tre isole del Trasimeno, appartiene la Polvese. L'isola, la più grande del Trasimeno, è adibita alla protezione della flora e della fauna del lago; presenta, infatti, una ricca vegetazione di boschi di leccio, alloro, roverella. Nel corso della storia fu coinvolta in alcune importanti vicende: un documento dell'817 riporta la concessione dell'imperatore Ludovico a papa Pasquale I del lago Trasimeno e delle sue tre isole; nel 1139 si sottomise spontaneamente al Comune di Perugia; ospitò papa Giulio II; fu sede di un monastero olivetano fino al 1624 e nel 1643 fu saccheggiata dai Fiorentini a seguito della guerra con lo Stato Pontificio e da allora si spopolò rapidamente. In precedenza è sempre stata abitata da una comunità di pescatori. Fra il 1841e il 1973 fu di proprietà di privati, che la utilizzarono come riserva di caccia. Dal 1973 è proprietà dell'Amministrazione Provinciale di Perugia. Conserva inoltre interessanti monumenti, come i resti della rocca del XII secolo, la chiesa di San Secondo e l'Abbazia degli Olivetani sorta a partire dal 1404 e della quale rimangono la cripta e un braccio del convento, la Villa con annessa foresteria, ospitante attività scientifico e didattiche in campo ambientale. Vi si trova anche un giardino delle Piante Acquatiche, attorniato da vasche di ninfee. Dell'antico villaggio sussiste il Castello del XIV secolo, dove si trova la chiesa di San Giuliano, sorta sui resti di una villa romana.
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