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Approfondimenti - Dettagli articoloData: 06-12-2004 Titolo: «Occorre recuperare la tradizione» L’Ente Parco Trasimeno ha presentato un progetto per rivalutare le colture del passato nella Tuoro sul Trasimeno, 6 dicembre 2004 – Si è svolto ieri, domenica 5 dicembre, a partire dalle ore 10, presso il Centro di Documentazione Permanente della Battaglia del Trasimeno di Tuoro sul Trasimeno, il convegno per la presentazione del Progetto Sementi 2003-2004 “Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità nel Comprensorio del Lago Trasimeno di Specie Vegetali di interesse agrario”. L’appuntamento ha fatto da richiamo a tantissime persone che sono intervenute riempiendo la sala. Addetti ai lavori, curiosi e rappresentanti di categoria. «La tradizione – ha esordito il sindaco di Tuoro sul Trasimeno, Mario Bocerani, in apertura dei lavori – deve essere il punto di partenza per creare una rete con il turismo». Al sindaco di Tuoro, paese che ha ospitato la manifestazione, si è unito nel pensiero il presidente dell’Ente Parco, Gianfranco Catani, che ha ribadito nel suo intervento introduttivo l’importanza di questo progetto che riporta alla scoperta di gusti scomparsi nel tempo. Lo scopo del progetto è infatti quello di salvaguardare la biodiversità ambientale nel comprensorio del lago e di promuovere la coltivazione di specie e varietà vegetali della tradizione agricola e alimentare del lago. A spiegarne le fasi tecniche Angelo Cecchetti, dell’Ente Parco, che nel suo intervento ha illustrato i momenti che interesseranno il lavoro di ricerca. «Abbiamo iniziato il percorso nel 2002 – ha affermato Cecchetti – con il recupero del pomodoro francescano perché la salvaguardia e la valorizzazione di specie vegetali deve essere il punto di partenza per un ente come il nostro che opera all’interno del territorio». Per illustrare i primi passi del progetto è intervenuta la prof.ssa Valeria Negri, della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, la quale ha spiegato il primo approccio con gli agricoltori radicati nel territorio al fine di stimolare in loro la produzione in via sperimentale delle sementi tradizionali. «In questa fase – ha spiegato Valeria Negri – stiamo recuperando il mais di questa zona e il pomodoro occhio di bue». Alle spiegazioni dei relatori si sono aggiunti numerosi contributi da parte dei presenti. A sorpresa l’intervento del presidente della Cia dell’Umbria, Valter Trivellizzi, che ha voluto ringraziare l’Ente Parco del Trasimeno per l’impegno riversato nel progetto. Il plauso del presidente della Cia è andato in particolare agli agricoltori. «Uno dei più grandi problemi di oggi – ha affermato Trivellizzi – è quello del recupero delle specie di qualità genetica». «Il mercato – ha proseguito il presidente della Cia – ci offre oggi una limitata scelta. Questa è la grande occasione per risolvere i problemi agricoli che l’Umbria incontra, offrendo una scelta diversificata e un prodotto di qualità». Durante la mattinata sono stati rilasciati degli attestati di merito agli agricoltori del territorio che hanno contribuito allo sviluppo del progetto. In chiusura di convegno il presidente della II Commissione Consiliare della Regione dell’Umbria, Edoardo Gobbini, ha rimarcato l’importanza di recuperare per il Trasimeno la tradizione al fine di poter offrire un’offerta valida ai turisti. Per i presenti l’Ente Parco ha offerto una degustazione a base di prodotti tipici del Trasimeno. Le ultime novitàArchivio completo di tutti i Flash d'agenzia dal Territorio Articoli di approfondimentoUna selezione degli articoli di maggior rilievo comparsi sui giornali curati da Akropolis |
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